Calamita per sollevamento

Una calamita per sollevamento è uno strumento indispensabile in numerosi contesti industriali per la movimentazione efficiente e sicura di carichi ferrosi, come acciaio, ghisa e altri materiali magnetizzabili. Questi dispositivi sfruttano la forza magnetica per agganciare, sollevare e rilasciare i materiali, offrendo notevoli vantaggi rispetto ai metodi tradizionali.


Come Funzionano

Il principio è semplice: la calamita crea un campo magnetico che attrae il materiale ferroso. La differenza sta nel modo in cui questo campo viene generato e controllato, distinguendo le varie tipologie di calamite.


Tipologie Principali di Calamite da Sollevamento

Esistono tre categorie principali, ognuna con i suoi pro e contro:

  1. Magneti Permanenti di Sollevamento:
    • Funzionamento: Utilizzano magneti permanenti (spesso in Neodimio) che mantengono una forza magnetica costante. L’attivazione e disattivazione avvengono manualmente tramite una leva, che sposta un circuito magnetico interno per concentrare o deviare il flusso verso il carico.
    • Vantaggi: Non richiedono alimentazione elettrica, quindi sono intrinsecamente sicuri (il carico resta agganciato anche senza corrente) e non generano calore. Sono compatti e spesso più economici per portate medio-basse.
    • Svantaggi: La forza di sollevamento non è regolabile e non possono rilasciare un singolo pezzo da un fascio.
    • Applicazioni: Ideali per officine, magazzini, e piccole carpenterie, per sollevare lamiere, barre, blocchi di acciaio, stampi, con portate che tipicamente vanno da 100 kg fino a 2.000-3.000 kg.
  2. Elettromagneti di Sollevamento:
    • Funzionamento: Creano un campo magnetico solo quando alimentati da corrente elettrica. La forza può essere accesa e spenta istantaneamente e la sua intensità può essere regolata variando la corrente.
    • Vantaggi: Offrono una forza di sollevamento molto elevata, adatta a carichi pesantissimi e voluminosi (rottami, bramme, tubi). Permettono una magnetizzazione e smagnetizzazione rapida e controllata.
    • Svantaggi: Richiedono un’alimentazione elettrica continua e sistemi di sicurezza (es. batteria di backup) per prevenire il rilascio del carico in caso di interruzione di corrente. Possono surriscaldarsi con uso prolungato.
    • Applicazioni: Acciaierie, fonderie, depositi di rottami, movimentazione di grandi quantità di materiali ferrosi. Possono essere montati su gru o escavatori.
  3. Magneti Elettropermanenti di Sollevamento:
    • Funzionamento: Rappresentano un ibrido. Sono magneti permanenti che vengono magnetizzati o smagnetizzati tramite un breve impulso elettrico. Una volta “accesi”, non necessitano più di corrente per mantenere il carico.
    • Vantaggi: Uniscono la sicurezza intrinseca dei magneti permanenti (il carico non si sgancia se manca la corrente) alla comodità del controllo elettrico. Hanno bassi consumi energetici.
    • Svantaggi: Il costo iniziale può essere più elevato rispetto ai magneti permanenti.
    • Applicazioni: Ideali dove è richiesta sia la sicurezza che la praticità del comando elettrico, come nel sollevamento di lamiere singole, bramme o pezzi delicati.