Puntatrice manuale

Una puntatrice manuale, spesso chiamata anche puntatrice a pinza o a pistola, è uno strumento portatile e flessibile. Viene utilizzata anch’essa per la saldatura a resistenza per punti, ma la sua principale caratteristica è la mobilità, che permette di raggiungere punti difficili o saldare pezzi troppo grandi per una puntatrice fissa.


A Cosa Serve una Puntatrice Manuale

La puntatrice manuale è ideale per:

  • Lavori su pezzi grandi o ingombranti: È perfetta per saldare lamiere di carrozzerie di veicoli, condotti di ventilazione, armadi metallici già assemblati, telai o strutture che non possono essere facilmente portate sotto una puntatrice fissa.
  • Accesso a punti difficili: La sua forma a pinza permette di raggiungere aree interne o angoli complessi.
  • Riparazioni e interventi sul posto: È uno strumento utile per piccole riparazioni o modifiche direttamente sul luogo di installazione o assemblaggio.
  • Bassi volumi di produzione o prototipazione: Per lavori non ripetitivi o per realizzare prototipi.

Applicazioni comuni:

  • Carrozzeria auto: Riparazioni di lamiere, sostituzione di pannelli.
  • Lattoneria: Unione di condotti, grondaie, elementi di copertura.
  • Carpenteria leggera: Assemblaggio di componenti di mobili metallici, armadi elettrici, quadri.
  • Idraulica e sistemi di ventilazione: Chiusura di canali e tubazioni metalliche.

Caratteristiche Chiave da Valutare in una Puntatrice Manuale

Quando valuti una puntatrice manuale, sia nuova che usata, considera questi aspetti:

  1. Potenza (kVA): Come per le puntatrici fisse, la potenza è fondamentale e indica quanto spessi e che tipo di metalli può saldare. Le puntatrici manuali vanno tipicamente da 2 kVA (per lavori molto leggeri) a 16-20 kVA (per lamiere di medio spessore).
  2. Tipo di Alimentazione Elettrica:
    • Monofase (230V): La più comune per modelli portatili e accessibile nella maggior parte delle officine e abitazioni.
    • Trifase (400V): Per modelli più potenti, offre maggiore stabilità di corrente e potenza.
  3. Sistema di Raffreddamento:
    • Ad aria: Comune sui modelli di bassa e media potenza. Per un uso prolungato, può causare il surriscaldamento.
    • A liquido (acqua): Essenziale per macchine di media-alta potenza (es. 10 kVA o più) o per cicli di lavoro intensivi. Permette un uso continuo senza surriscaldamento degli elettrodi e del trasformatore. Queste puntatrici hanno un circuito di raffreddamento interno e necessitano di un’unità esterna (un gruppo di raffreddamento o un collegamento alla rete idrica).
  4. Lunghezza dei Bracci: Le pinze possono avere bracci di diverse lunghezze e forme (dritti, a “C”, a “S”) per adattarsi a diverse geometrie di lavoro e profondità di gola. Bracci più lunghi riducono la pressione e la corrente effettiva all’elettrodo, quindi sono per lavori più leggeri.
  5. Forza di Pressione: La forza con cui gli elettrodi serrano i pezzi può essere regolata. È spesso meccanica (a leva) o pneumatica (su modelli più grandi e potenti).
  6. Controllo Elettronico: Un buon controllo permette di impostare con precisione i parametri di saldatura:
    • Tempo di saldatura: Quanto dura l’impulso di corrente.
    • Corrente di saldatura: L’intensità della corrente.
    • Tempo di tenuta: Per raffreddare la saldatura sotto pressione.
    • Rampa: La salita e discesa graduale della corrente per saldature più pulite.

Acquistare una Puntatrice Manuale Usata: Cosa Controllare Rigorosamente

Acquistare un’unità usata può essere conveniente, ma è fondamentale un’ispezione molto dettagliata.

  1. Prova di Funzionamento (ESSENZIALE!):
    • Accensione: La macchina deve accendersi senza problemi.
    • Ciclo di saldatura: Esegui qualche ciclo di saldatura su pezzi di scarto simili a quelli che intendi lavorare. Valuta la qualità dei punti.
    • Sistema di raffreddamento: Se a liquido, verifica che la pompa funzioni e che ci sia un flusso d’acqua (se collegata a una rete esterna o a un gruppo di raffreddamento). Se ad aria, senti se la ventola gira correttamente.
    • Rumore: Il trasformatore non deve emettere ronzii eccessivi o strani.
    • Stabilità della corrente: Osserva il quadro elettrico durante la saldatura, non dovrebbero esserci cali di tensione eccessivi.
  2. Condizioni Meccaniche:
    • Bracci e Pinza: Controlla che i bracci non siano piegati o deformati. Il meccanismo di apertura e chiusura della pinza deve essere fluido, senza giochi eccessivi.
    • Maniglia: Deve essere integra e sicura, senza crepe.
  3. Impianto Elettrico:
    • Cablaggio: Verifica l’integrità del cavo di alimentazione e dei cablaggi interni. Cerca segni di surriscaldamento (filo annerito, isolamento danneggiato).
    • Pannello di controllo: Tutti i pulsanti, i selettori e i display (se presenti) devono essere funzionanti.
    • Trasformatore: Cerca segni di surriscaldamento (es. odore di bruciato, isolamento danneggiato) o perdite di olio (se a bagno d’olio).
  4. Elettrodi:
    • Controlla l’usura degli elettrodi. Devono essere in buone condizioni e facilmente sostituibili. Chiedi se sono inclusi elettrodi di ricambio.
  5. Sicurezza e Conformità:
    • Marcatura CE: Se la puntatrice è stata immessa sul mercato UE dopo il 1996, deve avere la Marcatura CE leggibile sulla targa. Senza, non è legalmente utilizzabile in Italia senza costosi adeguamenti.
    • Pulsante di Emergenza: Se presente, deve essere funzionante.
  6. Documentazione:
    • Chiedi il manuale d’uso e manutenzione, schemi elettrici. Sono fondamentali per l’utilizzo sicuro e l’eventuale manutenzione.